@article{Cerami_2022, title={Tesori monastici tra memoria e dispersione}, volume={20}, url={https://maes.unibo.it/article/view/15150}, DOI={10.6092/issn.2533-2325/15150}, abstractNote={Questo studio è incentrato sul significato e l’acquisizione del lemma thesaurus nelle fonti altomedievali monastiche. Il termine si riferisce essenzialmente a oggetti caratterizzati dal forte valore simbolico, economico, culturale e suntuario. Nelle Regole monastiche il vocabolo non compare poiché le forme di accumulazione e conservazione della ricchezza erano estranee al voto di povertà disciplinato ed enfatizzato dagli estensori. Con l’ingrandirsi dei monasteri, l’affermarsi della protezione regia, l’irrobustirsi dei legami con le élite di potere e il radicarsi dell’istituto dell’esenzione, i tesori crescono di importanza, sottolineando il prestigio acquisito dal singolo cenobio. Gli oggetti che lo compongono divengono un elemento non secondario di quella che possiamo definire la memoria materiale della comunità monastica, fornendo informazioni sulle committenze, sulle officine attive nel monastero, sugli scambi istituiti con le fondazioni monastiche e con le comunità locali, sulle donazioni provenienti dai gruppi di potere attivi nel territorio e infine sulle sottrazioni e dispersioni subite.}, journal={I quaderni del m.æ.s. - Journal of Mediæ Ætatis Sodalicium}, author={Cerami, Domenico}, year={2022}, month={gen.}, pages={3–25} }