https://maes.unibo.it/issue/feedI quaderni del m.æ.s. - Journal of Mediæ Ætatis Sodalicium2023-12-06T08:58:50+01:00Editorial Teammaes@unibo.itOpen Journal Systems<p><strong>I quaderni del m.æ.s. – Journal of Mediæ Ætatis Sodalicium – ISSN 2533-2325</strong>, rivista annuale fondata nel 1998 da Réginald Grégoire e curata da Roberto Sernicola fino al 2011 che intende offrirsi come strumento di approfondimento e di diffusione della conoscenza del Medioevo in tutti i suoi aspetti, accogliendo analisi e dissertazioni che in chiave multidisciplinare affrontino tutte le questioni connesse alla ricerca storica.</p>https://maes.unibo.it/article/view/18348Oltre la frammentazione: spazi fiscali ed economici nell’Italia tardomedievale2023-10-30T09:03:28+01:00Maria Ausiliatrice Ginatempomariaausiliatrice.ginatempo@unisi.it2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Maria Ausiliatrice Ginatempohttps://maes.unibo.it/article/view/17493Fiscality and infrastructures, fiscality as infrastructure: the role of taxation in the shaping of economic landscape in the Julian Alps (13th-15th century)2023-07-03T10:16:55+02:00Tommaso Vidalvidal.tommaso@gmail.com<p>La tassazione è spesso considerata come un ostacolo e/o un vero e proprio freno allo sviluppo economico. Questo è tanto più vero per le società europee pre-industriali, la cui fiscalità era caratterizzata da un'estrema frammentazione e assenza di coordinazione. Con questo contributo proverò a superare questa interpretazione, mettendo in dubbio tanto l'idea che lo sviluppo debba corrispondere a centralizzazione e semplificazione dei processi economici, quanto la nozione della fiscalità come mero ostacolo allo sviluppo pre-industriale. </p> <p>Usando dati da un registro doganale prodotto nella Alpi Giulie nel 1426-1427 proverò a dimostrare che l'area era caratterizzata da un sistema economico complesso e piuttosto integrato. Qui la fiscalità non era un ostacolo o un peso; era piuttosto uno degli elementi chiave che foggiò e influenzò l'integrazione economico. Intendo dunque analizzare lo sviluppo del sistema fiscale dell'area mettendo in evidenza il meccanismo di contrattazione politica che lo formò nella sua complessità e contingenza. Proverò poi a valutarne gli effetti sull'economia a un livello qualitativo e quantitativo.</p>2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Tommaso Vidalhttps://maes.unibo.it/article/view/17491“Non così strani, né così duri”. La dogana di Barletta nel 1483-84 e gli spazi economici di una città nel regno di Napoli2023-07-02T19:48:21+02:00Davide Morradavide.morra1991@gmail.com<p>Questo articolo riflette sul ruolo economico delle città nel regno di Napoli tardomedievale, guardando al caso di Barletta. L'attenzione si concentra soprattutto su un registro della dogana di Barletta del 1483-84, grazie al quale si esaminano i flussi economici che s'incrociavano in città e l'identità degli operatori che li animavano. Questa prospettiva d'indagine consente anche di evidenziare la natura complessa delle barriere fiscali, che sarebbe semplicistico ridurre solo a ostacoli sulla via dell'integrazione economica. Esse costituiscono, invece, un ingrediente fondamentale nelle forme d'integrazione segmentata che caratterizzano gli spazi economici tardomedievali. Sulla base di questo approccio, si delinea un'interpretazione del ruolo di Barletta e dei barlettani all'interno degli spazi regnicoli, adriatici e mediterranei, che intende mediare fra letture troppo rigidamente neo-istituzionaliste o viceversa troppo pessimiste nel proporre un'interpretazione centro-periferia delle relazioni fra Italia centro-settentrionale e meridionale.</p>2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Davide Morrahttps://maes.unibo.it/article/view/17120False Imperial Forefathers? Alfonso III of Asturias-León, Oswald of Northumbria and the Hispanic and Anglo-Saxon Imperial Phenomena2023-06-24T18:53:06+02:00Giovanni Collamatigiovanni.collamati@ceu.es<p>During the 10th century, the title <em>imperator</em> appears in some Hispanic and Anglo-Saxon charters in reference to the sovereigns of Asturias and León and those of the new kingdom of England. Alphonse III of Asturias and León and Oswald of Northumbria are often considered the initiators or inspirers of these peculiar phenomena. The first Hispanic “imperial charters” seem to date back to the time of Alphonse III, while Oswald is described as <em>imperator totius Britanniae</em> in the <em>Vita sancti Columbae</em> by Adomnán of Iona. This article aims to review the actual relevance of these two figures in the later use of imperial terminology. On the one hand, the only Alphonse’s 'imperial charters' whose authenticity is beyond doubt date from the time of his son Ordoño II, while, on the other hand, the dominant image of Oswald in 10th-century Britain was not that of Adomnán, but that reported by Bede, in which the imperial title does not appear.</p>2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Giovanni Collamatihttps://maes.unibo.it/article/view/16798Uno strumento di lotta politica poco studiato: le distruzioni delle fortezze rurali e il loro valore politico nell’Italia padana comunale (XII-XIII secolo)2023-04-23T19:05:29+02:00Maddalena Mogliamaddalena.moglia@unimi.it<p>Il saggio analizza il tema dei conflitti nati a causa della presenza di fortificazioni in pietra, nell’Italia padana comunale tra il XII e il XIII secolo. L’analisi è condotta su tre ambiti di scontri nei quali i comuni furono protagonisti, ossia i contrasti con i poteri del territorio, i conflitti inter-cittadini e la lotta al fuoriuscitismo. Attraverso alcuni esempi, si metteranno in luce i diversi motivi che potevano portare alle distruzioni delle fortezze in pietra, osservandone i risvolti militari, politici e simbolici e cercando di capire quanto le caratteristiche di questo materiale abbiano influito nella decisione. </p>2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Maddalena Mogliahttps://maes.unibo.it/article/view/17557Una giustificazione cristiana dell'astrologia. Esseri umani e corpi celesti nel <em>Cause et cure</em>2023-09-04T16:52:41+02:00Giulia Guidaragiulia.guidara@yahoo.com<p><span style="font-weight: 400;">In età medievale, autorevoli esponenti del cristianesimo hanno condannato l’astrologia, in quanto forma di idolatria che nega il libero arbitrio. Per questo, a partire dal XII secolo, il rinnovato interesse per questa forma di sapere ha spinto alcuni pensatori a dimostrarne la compatibilità con la fede cristiana. Il presente articolo mira a dimostrare che la questione è stata affrontata non solo dall’</span><em><span style="font-weight: 400;">Epistola ad Peripateticos</span></em><span style="font-weight: 400;"> di Pietro Alfonso, dal </span><em><span style="font-weight: 400;">Liber cursuum</span></em><span style="font-weight: 400;"> di Raimondo di Marsiglia, dal </span><em><span style="font-weight: 400;">Liber introductorius</span></em><span style="font-weight: 400;"> di Michele Scoto e dall’anonimo </span><em><span style="font-weight: 400;">Speculum Astronomiae</span></em><span style="font-weight: 400;">, come precedenti e importanti studi hanno già evidenziato, ma anche dal </span><em><span style="font-weight: 400;">Cause et cure</span></em><span style="font-weight: 400;"> di Ildegarda di Bingen. </span></p>2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Guidara Giuliahttps://maes.unibo.it/article/view/17632La Crociata antiturca e crisi finanziaria: Clemente VI, Venezia e il ridimensionamento di un’impresa trecentesca (1343-1345)2023-07-11T18:42:02+02:00Filippo Vaccarofilippo.vaccaro@uniroma1.it<p>Nel presente contributo si propone un approfondimento del nesso tra l’andamento recessivo dell’economia finanziaria alla metà del Trecento e la contestuale organizzazione delle spedizioni verso il Levante. Nello specifico, si misurerà l’impatto della crisi delle compagnie mercantili fiorentine, da cui dipendevano anche le casse pontificie, sull’allestimento della crociata di Smirne, avviato prima del tracollo delle stesse e costretto <em>in fieri </em>a un ridimensionamento. Si esamineranno, poi, i contatti diplomatici tra le forze implicate e, in particolar modo, il rapporto tra Clemente VI (1342-1352), promotore della spedizione, e il Senato veneziano: se nel primo si ravvisa uno strenuo tentativo di reazione alle costrizioni congiunturali, l’organo consiliare sembra orientato a un contenimento della contribuzione, avendo forse perduto fiducia verso la riuscita dell’impresa.</p>2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Filippo Vaccarohttps://maes.unibo.it/article/view/15132La bibliofilia del Balzo e l’aspetto sacro del collezionismo2023-09-26T18:35:27+02:00Vanessa Paladinivanessapalad93@gmail.com<p>Il presente contributo trae origine dagli inventari di Angilberto del Balzo, conte di Ugento e duca di Nardò e dalle ricerche effettuate presso il département des Manuscrits e la sezione Réserve des Livres Rares della Bibliothèque nationale de France di Parigi. Grazie agli studi condotti sulle liste inventariali (Parigi, BnF, ms. Latin 8741 D) de “lo conte de Ducente” e a quelle della contessa Antonia del Balzo (Guastalla, Biblioteca Civica Maldotti, Fondo Davolio Marani, b. 23), è emersa una sensibilità bibliofila di stampo devozionale che, in realtà, attraversa tutti i membri della corte del Balzo. L’intervento mira a rendere nota la ricostruzione storico-artistica e codicologica dei manufatti, comprensiva dei codici inediti. Lo studio ha permesso di ampliare il panorama culturale della Terra d’Otranto e di restituire, alla sezione teologica della collezione del Balzo, un <em>corpus </em>di libri ritenuto disperso.</p>2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Vanessa Paladinihttps://maes.unibo.it/article/view/16957La riflessione di Pietro da Ancarano tra gli anni 1405 – 1409: dalla <i>via cessionis</i> al <i>concilium generale utriusque partis</i>2023-06-05T09:46:45+02:00Michela Guidimichela.guidi@phd.unipi.it<p style="font-weight: 400;">Il contributo intende analizzare la riflessione del giurista Pietro d’Ancarano tra gli anni 1405-1409 ed il passaggio dall’idea della <em>via cessionis</em>, presentata nel trattato del 1405 come unica possibile soluzione dello scisma, all’adesione completa al programma del <em>concilium generale utriusque partis</em> dei cardinali separatisi dai rispettivi papi. Il caso di studio offre la possibilità di evidenziare il rapporto tra produzione giuridica e fallimento delle trattative tra i contendenti al papato e di approfondire il ruolo di Ancarano nella fase di programmazione del concilio.</p>2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Michela Guidihttps://maes.unibo.it/article/view/18458Recensione: D. Internullo, <i>Senato sapiente. L’alba della cultura laica a Roma nel medioevo (secoli XI-XII)</i>, Roma, Viella, 2022 (La corte dei papi, 33), pp. 4082023-11-14T14:40:31+01:00Caterina Cappucciocappuccio@uni-wuppertal.de2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Caterina Cappucciohttps://maes.unibo.it/article/view/18358Recensione: P. Delogu, <i>Roma all'inizio del Medioevo: storie, luoghi, persone (secoli VI-IX)</i>, Roma, Carocci editore, 2022, ill., pp. 4282023-10-31T09:27:23+01:00Giulia Zornettagiulia.zornetta@gmail.com2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Giulia Zornettahttps://maes.unibo.it/article/view/17653Recensione: A. Westwell, I. Rembold, C. van Rhijn (ed.), <i>Rethinking the Carolingian Reforms</i>, Manchester, Manchester University Press, 2023, pp. 3042023-10-20T17:50:59+02:00Francesco Veronesefrancesco.veronese.3@unipd.it2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Francesco Veronesehttps://maes.unibo.it/article/view/16553Recensione: A. Albin, M. C. Erler, T. O’Donnell, N. L. Paul, N. Rowe (a cura di), <i>Whose Middle Ages? Teachable Moments for an Ill-used Past</i>, Fordham University Press, New York 2019, pp. 2402023-03-07T16:27:12+01:00Giulia Zornettagiulia.zornetta@gmail.com2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Giulia Zornettahttps://maes.unibo.it/article/view/18460Recensione: E. Veneziani, <i>The Papacy and Ecclesiology of Honorius II. (1124-1130). Church governance after the concordat of Worms</i>, Woodbridge, Boydell&Brewer, 2023, pp. 3522023-11-14T14:55:24+01:00Caterina Cappucciocappuccio@uni-wuppertal.de2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Caterina Cappucciohttps://maes.unibo.it/article/view/18456Recensione: E. Lambourn (a cura di), <i>A Cultural History of the Sea in the Medieval Age</i>, London, Bloomsbury, 2021, pp. I-XIV, 266, ill.2023-11-14T09:23:54+01:00Andrea Raffaele Aquinoandrearaffaele.aquino@uniroma1.it2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Andrea Raffaele Aquinohttps://maes.unibo.it/article/view/18586Recensione: B. Del Bo, <i>L’età del lume. Una storia della luce nel Medioevo</i>, Bologna, Il Mulino, 2023, pp. 3122023-12-05T18:45:54+01:00Antonio Marson Franchiniantonio.marson@unibo.it2023-12-06T00:00:00+01:00Copyright (c) 2023 Antonio Marson Franchini