La veritate che qua non se puote havere. Spionaggio, verità e apparenza nella guerra di Ferrara (1482-84)
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2533-2325/11824Parole chiave:
Spionaggio, diplomazia, Estensi, corte, parentelaAbstract
Questo saggio è incentrato sulla guerra di Ferrara (1482-84), combattuta tra il duca Ercole I d’Este e i suoi alleati da una parte, e Venezia dall’altra; verranno esaminati non tanto gli aspetti politico-militari del conflitto, ma principalmente l’attività di spionaggio, che appare molto intensa da entrambe le parti. La trasmissione di informazioni sensibili avviene a vari livelli: in primo luogo da parte della popolazione più povera, indotta dalla miseria estrema a vendere informazioni al nemico, e inoltre da parte dei prigionieri di guerra. Ad un livello più elevato le informazioni circolano grazie alla fitta rete di legami sociali e di parentele presente all’interno dei ceti dirigenti e della società di corte, e che il conflitto può indebolire, ma non cancellare; si crea così tra gli opposti schieramenti una “zona grigia” di contatti che rendono piuttosto permeabile e fluido il fronte di guerra
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