Ut Marchiam Anconitanam revocet ad ecclesie Romane dominium: la tradizione documentaria del dominio estense sulla Marca d'Ancona

Autori

  • Enrico Angiolini Associazione M.æ.s.

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2533-2325/10205

Parole chiave:

Ancona, Estensi, Stato della Chiesa, Archivio di Stato di Modena

Abstract

La breve signoria della casa d’Este sulla Marca d’Ancona, fra 1210 e 1228, è rimasta marginale nella pur vastissima storiografia sulla casa d’Este; in pratica, per lungo tempo, l’unico a essersene occupato sistematicamente è stato Ludovico Antonio Muratori. Di fatto i papi dell’epoca (Innocenzo III e Onorio III) investirono diversi membri della famiglia d’Este del governo della Marca d’Ancona in funzione anti-imperiale, e con il chiaro fine di spingere gli Estensi a recuperare con le armi quel territorio con un tornaconto personale, ma in modo da ricondurlo all’obbedienza alla Chiesa di Roma; la costante ribellione di città in tumultuoso sviluppo, gelose delle proprie autonomie comunali e fra loro in accesa lotta per il controllo del territorio, portò un simile progetto a fallire. Tuttavia il fatto che gli Estensi continuarono fino a fine Duecento e inizio Trecento a fare redigere copie autentiche di diversi atti relativi a queste terre, mostra che non dovettero abbandonare del tutto le loro deboli pretese su Ancona.

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Pubblicato

2019-12-18

Come citare

Angiolini, E. (2019). Ut Marchiam Anconitanam revocet ad ecclesie Romane dominium: la tradizione documentaria del dominio estense sulla Marca d’Ancona. I Quaderni Del m.æ.S. - Journal of Mediæ Ætatis Sodalicium, 17(1), 1–37. https://doi.org/10.6092/issn.2533-2325/10205

Fascicolo

Sezione

Saggi

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