Sotto il vessillo di sant'Óláfr: legittimazione e sacralizzazione della guerra nella Norvegia del XII secolo
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2533-2325/12930Parole chiave:
santi guerrieri, guerra santa, Norvegia, sant'Olaf, vessilli sacriAbstract
Rispetto al resto della Christianitas occidentale, nella Norvegia del XII secolo il processo di sacralizzazione della guerra mostra dei tratti peculiari. Sebbene anche qui fattori quali il culto dei santi militari o guerrieri, la difesa della giustizia, della patria e della Chiesa conducessero alla valorizzazione o sacralizzazione di taluni tipi di guerre, il contesto norvegese si distingue per la centralità attribuita a re Óláfr Haraldsson il Santo (†1030), patrono nazionale. Óláfr è infatti un santo che non solo fornisce aiuto in battaglia ai suoi successori, ma in un'epoca di guerre civili è anche invocato come dux e comandante da Magnús Erlingsson, sovrano legittimo, e dal suo rivale Sverrir Sigurðarson, che si dichiarano rispettivamente miles e vessillifero (merkismaðr) del santo. In ultima analisi, entrambe le parti in lotta rivendicano un legame speciale con il rex perpetuus Norvegiae quale fonte di legittimazione, giustificazione e sacralizzazione della propria causa.
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