Le società delle arti a Bologna e i loro statuti: un bilancio storiografico

Autori

  • Filippo Galletti Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2533-2325/7491

Parole chiave:

Bologna, Middle Ages, Statutes, Guilds, Corporations, Historiography, Law

Abstract

La finalità dell’articolo è stata quella di improntare una riflessione storiografica sulle società d’arti lungo il periodo bassomedievale di una città attiva dal punto di vista economico e di notevole importanza per ciò che riguarda la sperimentazione politica: Bologna. Infatti, le corporazioni di arte e mestiere – compagini numericamente molto consistenti nella realtà urbana e di fondamentale importanza sociale, economica e politica – nacquero come associazioni dalle competenze spiccatamente economiche e di mutua assistenza fra i consociati, ma a Bologna assunsero un ruolo decisivo nella politica cittadina quando, in seguito ad un tumulto provocato dal mercator Giuseppe Toschi nel 1228, i rappresentanti delle societates entrarono nelle maglie delle magistrature cittadine a livello direttivo. Un’analisi della produzione storiografica sulle corporazioni felsinee e sui loro statuti – cioè i corpi normativi che le stesse societates si erano date e che riflettevano i cambiamenti politico-istituzionali cittadini lungo i secoli XIII e XIV e fonti sulle quali già dalla fine dell’Ottocento storici ed eruditi bolognesi hanno incentrato i propri interessi – permette di valutare e rintracciare il necessario nesso tra i dettami normativi e le motivazioni, le spinte e le intenzioni che le avevano generati, rilevando sviluppi e dinamiche tra attese politiche e fenomenologia reale.

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Pubblicato

2017-11-30

Come citare

Galletti, F. (2017). Le società delle arti a Bologna e i loro statuti: un bilancio storiografico. I Quaderni Del m.æ.S. - Journal of Mediæ Ætatis Sodalicium, 15(1), 69–93. https://doi.org/10.6092/issn.2533-2325/7491

Fascicolo

Sezione

Saggi